Il sindaco Sala: "L'inchiesta su San Siro il giorno del rogito fa pensare"

Non si fanno attendere le reazioni del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il primo cittadino della città meneghina, ha rilasciato infatti diverse dichiarazioni sull'inchiesta della Procura riguardante la vendita dello stadio San Siro.
Un "atto dovuto" da parte della Procura, definizione di Giuseppe Sala, sottolinea poi che si tratta di un fascicolo aperto dopo un esposto e un modello 45, cioè un registro degli atti non costituenti notizie di reato.
Secondo il sindaco, l'amministrazione ha rispettato tutte le regole nel processo di vendita, tenendo il bando aperto per i tempi necessari e rispettando procedure trasparenti.
Mette in risalto inoltre la stranezza della tempistica dell'inchiesta, paragonandola a quella controversa riguardante le Olimpiadi di Milano.
"Abbiamo fatto tutto per bene e abbiamo rispettato le regole. Una volta ricevuta la manifestazione di interesse delle squadre l'abbiamo tenuta fuori per i tempi necessari, il tempo minimo è 30 giorni, l'abbiamo tenuto fuori un po' di più. Mi sembra proprio un approccio molto teorico quello espresso da chi si oppone"Il sindaco Giuseppe Sala interviene durante la seduta del consiglio comunale a Palazzo Marino a Milano (ANSA)
Ferma la volontà di portare avanti la vendita dello stadio, pur manifestando una certa stanchezza per la vicenda, dicendo di sentirsi "sfinito" ma con la coscienza a posto perché ha agito con competenza e determinazione.
La delibera sarà discussa nel consiglio comunale, Sala ha richiesto garanzie ai gruppi della sua maggioranza perché non vi siano sorprese. La vicenda resta molto complessa e delicata, con la Procura che continua a indagare per presunta turbativa d’asta, mentre la politica milanese si confronta sulla direzione da prendere.
palazzo Marino Milano ((GettyImages))
In termini legali, l'apertura dell'indagine penale non sospende né rende inefficace il contratto di vendita già firmato tra il Comune e le società Milan e Inter, che hanno acquisito lo stadio e le aree limitrofe tramite rogito. Quindi, formalmente il trasferimento di proprietà resta valido a meno che non venga emesso un provvedimento giudiziario o amministrativo che ne modifichi gli effetti.
L'accusa di turbativa d'asta riguarda la possibilità che le condizioni dell'avviso di manifestazione d'interesse e la gestione delle tempistiche escludessero altri potenziali offerenti, come denunciato da alcuni operatori dello spettacolo dal vivo che avrebbero voluto partecipare ma sono stati impossibilitati dal bando troppo stringente.
La Procura continua le indagini per chiarire se vi sia stata una manipolazione delle procedure a discapito della libera concorrenza e del corretto procedimento amministrativo.
Rai News 24



